" volevo uscire dal mio mondo felice, calarmi nella profondità della stupidità umana, nella bruttezza dell'essere ottuso, sleale, falso. Comprendere la vita dei perdenti ma senza appartenere a quel mondo e sapendo di poter sempre tornare indietro " lo scrittore protagonista parla così alla sua compagna prima di entrare a far parte della band 'the feminist' composta da 3 uomini ognuno con un handicap, un falso sordo, un'altro affetto da blesità che si fa chiamare il re dello stupro e un 30enne con un braccio paralizzato e gay. Film disorientante ,viscido e violento a tratti quasi vomitevole. Ho fatto fatica a vederlo finire, ma a dire la verità dopo 10 minuti dalla sua fine, comincia quasi a piacermi. Mortier utilizza la figura dello scrittore di fama per rappresentare la gente di potere della società capace di manipolare il prossimo senza nessuno scrupolo morale.
Un film di Koen Mortier. Con Dries Van Hegen, Norman Baert, François Beukelaers
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